“Mi dà una speranza enorme sapere che, livello neurologico, niente è immutabile, che il cervello è sempre pronto a uno sviluppo costante, che è solo destinato a ricrearsi di fronte alle proprie sfide”. Randal Mc Chesney
Brain Gym
KINESIOLOGIA EDUCATIVA
la Kinesiologia dell'Apprendimento
“La piccola Keisha trova il proprio equilibrio nel percepire la connessione offerta dalla voce della madre e dal suo odore, mentre nella calda solidità delle spalle del padre trova la sicurezza di essere tenuta saldamente e il suo primo impulso a tenere la testa eretta, mentre ricalibra il suo equilibrio vestibolare. Quando sta sulla pancia o si rotola avanti e indietro, gran parte del suo movimento inizia dalla linea mediana centrale. Quando si muove avanti e all’indietro, o sposta il suo peso da un lato all’altro, la linea verticale del suo corpo diventa il suo asse. Queste azioni aiutano Keisha a stabilire una relazione equilibrata tra le spalle e le anche opposte, rinforzando i muscoli posturali centrali che iniziano così a organizzare tutti i loro schemi motori, mentre una risposta allo stress porterà l’energia nelle braccia e nelle gambe, lontano dal suo centro…” Paul e Gail Dennison, Brain Gym, Editrice Tigulliana.
In questo stralcio del testo citato è sottesa tutta la profondità di questa meravigliosa Kinesiologia. Il movimento è apprendimento e senza uno sviluppo completo di tutti i riflessi primitivi, per almeno i primi 18 mesi di vita, non potrà avvenire uno sviluppo adeguato del cervello e di tutte le sue facoltà.
La Kiesiologia educativa si occupa di “annodare i fili interrotti o sfilacciati” nello sviluppo del sistema nervoso dei primi anni di vita e, di conseguenza, agire sull’apprendimento, ovvero sulla persona nella sua interezza poichè l'atto dell'apprendere coincide con l’essere "umani".
"Quando un bambino si muove imita tutto ciò che è intorno a lui mentre raccoglie e codifica un miriade di relazioni possibili tra occhi, mani, anche spalle e la linea mediana, che stabilisce gli schemi posturali da aggiungere alla mappa dei propri movimenti. Se questa maturazione non viene interrotta da lesioni, malattie o stress emotivi, da nutrizione inadeguata o qualsiasi altra limitazione fisica, il soggetto passerà ogni momento da sveglio a cercare nuovi modi per impadronirsi delle proprie attività nello spazio e nella gravità" . Paul e Gail Dennison, op.cit.
le Competenze fisiche per l'apprendimento
La Kinesiologia Educativa individua 3 competenze fisiche per l’apprendimento, collegate alle 3 dimensioni corporee: organizzazione/stabilità collegate alla dimensione alto-basso, focalizzazione/partecipazione, collegate alla dimensione avanti-indietro, comunicazione/elaborazione, collegate alla dimensione destra-sinistra. A ogni dimensione corrisponde un gruppo di ATTIVITA’ che facilitano l’attivazione e la ri-attivazione delle competenze.